Così piccolo, solo tre mesi, ho fatto fatica a guardarti mentre cercavano una vena adatta per inserire la flebo. Piangevi disperatamente su quel lettino duro e freddo, con le luci accecanti del pronto soccorso sopra i tuoi occhi. I miei occhi, invece, erano pieni di lacrime che costantemente riaffioravano. Poi ti riprendevo in braccio e cercavo di calmarti, ma poi, di nuovo, dovevano controllare qualcos'altro, ti ristaccavano da me e ti rimettevi a strillare impaurito.
Sono stati giorni di febbre alta che tornava sempre all'attacco, io ero sempre più preoccupata e confusa; finalmente la decisione del tuo ricovero, lì saresti stato più al sicuro, ora c'erano persone competenti ad aiutarti. Capiscono la causa di quei febbroni - infezione delle vie urinarie - e trovano subito la cura giusta che ti riporta ai tuoi sorrisi per me.
Ora ti guardo mentre dormi in questo lettino d'ospedale e sento che, lentamente, la tensione se ne sta andando.
Ho avuto paura. Tanta. Tantissima.
tesoro, non posso e non voglio immaginare la paura. sono felice che sia quasi tutto passato e ti abbraccio forte...
RispondiEliminaGrazie Cecilia, grazie davvero per le tue parole...
RispondiEliminaSei un arcobaleno, in viso ti si leggono tutti i colori.
RispondiEliminaNon temi un po' di indaco.
:*
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RispondiEliminaMi fa un baffo ;)))
EliminaTi ho letta da Cecilia e sono venuta a conoscerti. Noioso immaginare la tua paura. E' passata, ora puoi raccontarla.
RispondiEliminaMeno male. Auguriper una rapida ripresa.
A presto.
Raffaella
Grazie Raffaella...
EliminaGià...è bello poterlo solo ricordare ora!
Ti auguro una buona giornata